La Compagnia

 

Nasce nel 2002 la compagnia di danza DanzAbile: un gruppo di giovani danzatori dell’accademia nazionale di danza di Roma, realizzano su commissione un medley di danze che trattano il tema del sud Italia, presentando una performance itinerante dal titolo Isola, negli spazi della sede dell’Associazione Romana Civitae di Piazza Venezia a Roma, dando così origine ad un nucleo di lavoro che già l’anno successivo, per volontà di uno dei membri fondatori del gruppo, la coreografa Mariagrazia Finocchiaro, consolida la nascita di “DanzAbile” compagnia integrata di teatrodenza.

Il nome trae origine dall’omonimo americano DanceAbility, derivato per l’appunto da un metodo di lavoro che integra artisti con diversa formazione e con diverse abilità fisiche e mentali, così nel 2003 nasce Diversabilmente lavoro per due danzatori e due performer, commissionato dall’Accademia Nazionale di Danza di Roma.

Il ritorno della coreografa in Sicilia segna un nuovo inizio per la compagnia di danza DanzAbile che viene ricostituita interamente nel suo organico, proiettando maggiormente il suo interesse al movimento espressivo e drammaturgico della danza. 

Dal 2005, grazie ad una idea dell’attrice Luana Toscano, con la quale si è instaurato una solido rapporto di collaborazione, la Compagnia dà inizio ad una serie di studi dedicati alla famosa opera di Federico Garcia Lorca: la Casa di Bernarda Alba, che è ha il suo primo debutto nel luglio dello stesso anno. Le interessanti tematiche contenute nell’opera, divenute fonte di ossessiva ricerca ed elaborazione, hanno portato a successivi sviluppi e trattazioni del lavoro, presentandolo sulla scena non solo in forma tradizionale, ma anche sotto forma di performance itinerante.

In Bernarda Dentro, infatti, il lavoro coreutico e drammaturgico è stato smembrato in ogni sua parte, permettendo agli interpreti di permeare, il tessuto coreografico ed interpretativo dei singoli personaggi e poter così approfondire la loro personale ricerca sull’utilizzo del linguaggio. Anche la visione dello spettatore – visitatore viene completamente modificata, guardare dal di dentro gli dà modo di sentirsi parte del lavoro; modificando la prospettiva, lo spettatore viene proiettato dentro questa nuova dimensione, e guardare da dentro verso fuori l’opera gli permette di assaporare ancora di più il dramma che si consuma fra le bianche mura della casa di Bernarda Alba.

Nel 2006 Libertade, viene presentato alla rassegna estiva “Etna in scena”, presso l’anfiteatro di Zafferana Etnea, come lavoro per cinque danzatori, tre musicisti ed una voce recitante. 

Nel 2007 nasce il primo studio per Bella e… addormentata, che partendo da una rilettura della fiaba di Perrault, diventa un primo esperimento di ripresa dal repertorio dalla famosa “Sleeping Beauty” del coreografo svedese Mats Ek, rivista in chiave moderda dalla compagnia di danza DanzAbile.

Il Lavoro della compagnia di danza DanzAbile affronta diverse tematiche sociali, come la tossicodipendenza, i difficili rapporti adolescenziali in ambito familiare, la solitudine, l’emarginazione che molto spesso colpiscono l’individuo, ma che con il suo lieto fine, chiarisce in modo esaustivo, che per ritrovare la retta via, bisogna fare ritorno ai veri valori della vita: la condivisione, la famiglia e l’amore per il prossimo. Sulle celebri musiche di P. I. Ciaikovki, la nostra Aurora si presenta come un’adolescente difficile, dal carattere ribelle, ma allo stesso tempo molto fragile. Non più punta dal fuso, ma dall’ago di una siringa, viene resa schiava della droga, una lunga tossicodipendenza che la allontanerà definitivamente da una famiglia che l’aveva fortemente voluta. Solo l’amore del “principe”, un uomo comune, semplice e buono, permetterà alla giovane di risvegliarsi dal suo terribile incubo.

Lavoro successivo, è Ricostruiamo L’uomo , presentato all’Auditorium di Piedimonte Etneo, come un recital in cui il movimento fortifica la parola, Un lavoro in cui danza , musica, testo poetico , pittura e scultura si condensano per ricercare insieme una dimensione spazio temporale dove il vissuto quotidiano dell’individuo che giorno dopo giorno si compone e scompone come piccoli frammenti di specchio, ritrova la sua vera identità.

È del 2008 un ulteriore studio sulla Casa di Bernarda Alba di Lorca, che sfocia in Bernarda in 7, componimento coreutico per cinque danzatori e due attori, premiato come migliore coreografia al “festival Arte nel Mediterraneo” e con il premio della critica al “Concorso internazionale di Danza Sicilia Barocca”.

Da Bernarda in 7, il passo è breve ha dare vita ad una nuova riedizione di “Libertad”, che ricollegandosi al “Progetto Bernarda” curato nel corso degli ultimi anni, debutta con successo nell’aprile del 2009 presso il Teatro del Baglio di Palermo, e successivamente viene riproposto nella suggestiva cornice del “Cortile del Convitto Nazionale M. Cutelli di Catania”, dove riscuote notevoli consensi da parte della critica.

Isola2 è il lavoro che fa parte della produzione 2010, che debutta presso “Il cortile del Convitto Nazionale M. Cutelli di Catania”, con il patrocinio dell’università di Catania, della Provincia, e della Regione Sicilia , per i festeggiamenti del “230° anno dalla fondazione del Convitto. Successivamente viene presentato all’interno della nota rassegna teatrale palermitana “Alle parole nostre” presso il Teatro del Baglio.

Lo spettacolo, oggi si carica ancora di più del legame con la sua terra e con le tematiche ad essa legate. La coreografia si sviluppa ancora una volta sulle ricercate sonorità del palermitano G. Sollima, con cui la coreografa ha condiviso il suo lungo cammino nella creazione dei precedenti lavori, e che oggi affiancate dai virtuosismi canori di una M. Monk ed ai testi poetici di Ignazio Buttitta e Santo Calì, si intervallano qua e là, con vecchie canzoni dialettali, filastrocche, e schiacciapensieri. Racconti, ricordi, suggestioni di un passato-presente, di profumi, di colori, di suoni , è raccontato da un linguaggio astratto, nato dal contatto con la terra, e dal lungo lavoro degli artisti con questa materia , tangibile , intensa, forte, prepotente, che prende vita nella forma dei nudi corpi, indefiniti, asessuati, impalpabili e nello stesso tempo intrisi di una grande e potente forza, la forza dell’Isola. 

Anche Color Motion, fa parte della produzione dell’ultimo anno, il lavoro ha il suo debutto per la serata inaugurale della mostra di pittura dell’artista Pina Mazzaglia, tenutasi presso il Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina, patrocinata dalla regione e dalla provincia di Messina. In questa suggestiva cornice la performance per tre danzatori ed una voce recitante, si presenta come una vera e propria installazione legata alle opere pittoriche dell’artista. I corpi, divenuti colore, fuoriescono dai confini della tela per abitare lo spazio esterno, sostenuti dalla coinvolgente sonorità delle musiche di J. Garbarek.